Per tante donne fare attivita’ fisica e’ normale, fa parte della quotidianita’, come l’andare al lavoro o il guardarsi la serie preferita la sera in tv.
Altre si trovano invece a procrastinare o iniziare programmi e mollare, nonostante siano insoddisfatte del loro aspetto e della loro salute, e pur sapendo quanto sia indispensabile l'allenamento fisico per gestire il peso corporeo, per avere energia, per prevenire tantissime problematiche legate a menopausa ed invecchiamento.
Ma perche’ questo succede? Sono le prime ad avere qualche “dono” che le seconde non hanno, o le seconde ad avere qualche mancanza?
Assolutamente NO. Ne' l'una, ne' tantomeno l'altra cosa.
La differenza e' che le prime hanno trovato il metodo per costruire l’abitudine all’allenamento.
E come si fa?
L’abitudine si forma attorno ad un fattore scatenante che la innesca, seguita da una ripetizione di azioni e pensieri specifici e da una gratificazione che la sostiene.
Il processo di costruzione delle abitudini non e’ ne’ improvvisazione ne’ teoria: e’ neuroscienza.
Per esempio, se tu la sera non resisti a mangiare dolci, e lo fai sempre, non e’ un caso ne’ che avvenga in quel momento della giornata, ne’ che sia proprio quel tipo di alimento che scegli.
Tu dirai “certo, sono a casa solo la sera ed e’ buono!”...Ma non e’ cosi semplice, c’e’ sempre una causa scatenante, che puo’ essere lontanissima dal cibo in se’.
Il cibo a livello biochimico stimola la produzione dell'ormone dopamina, dandoti piacere e gratificazione.
Focalizzare il fattore scatenante e’ la base per uscire da quel meccanismo e dalla convinzione che ti fa dire “eh ma io sono fatta cosi! Io non ci riesco”...
Sai che in realta' puoi provare la stessa, identica sensazione cosi gratificante anche mangiando un cibo sanissimo che ti fa bene, PROPRIO perche’ SAI che ti stai facendo del bene?
Si deve modificare un pattern, una catena di causa ed effetto.
Anche la PIGRIZIA: non e’ un tratto caratteriale come fa tanto comodo pensare.
In realta’ e’ un’abitudine fortemente consolidata, che tu “alleni” continuando a fare scelte giornaliere che la confermano.
Anche in questo caso e' qualcosa di “acquisito”, che puo'addirittura derivare dagli esempi avuti in famiglia, e che puo’ essere cambiato, “disinnescando” un pattern e costruendone uno nuovo.
Comprendendo questa meccanismo diventi molto piu’ consapevole del perche' tu abbia costruito nella tua vita determinate abitudini piuttosto che altre le quali, un giorno alla volta, hanno consolidato in te l'immagine della persona che tu oggi senti di essere.
E ricorda che la TUA scelta di quali azioni mettere e quali no e' fortemente determinata dal tuo grado di autostima.
Quindi diventa soprattutto importante imparare che puoi intervenire per diminuire le abitudini negative, depotenzianti, ed aumentare quelle positive, potenzianti...Come l’attivita’ fisica.
Quando si identifica un’abitudine che NON ti aiuta a stare meglio - per esempio comportamenti di binge eating, scelte sedentarie, etc - va innescata una micro-abitudine sostitutiva che rompa quella catena automatica di gesti che non ti fanno sbloccare da dove sei.
E qui l’errore che si fa e’ pensare che l’abitudine si cambi con il sacrificio e quintali di volonta’: non e’ cosi.
E' inutile, oltre che frustrante, dire a te stessa "Stavolta ce la faccio!"se prima non hai messo delle azioni e dei pensieri diversi rispetto a quelle che hai sempre attuato.
La nuova abitudine – faccio ginnastica regolarmente, diminuisco certi alimenti.. – si costruisce utilizzando gli stessi meccanismi che il nostro cervello utilizza per la formazione dell’abitudine negativa.
Quest’ultima non si “cancella”, non e’ tecnicamente possibile: quel che farai sara' sostituirla con un’abitudine nuova, che porti a lungo termine ad un risultato diverso da quelli che hai avuto prima e che ti porti ad una nuova gratificazione.
Una strategia puo’ essere associare le due abitudini all’inizio: per esempio, sostituire l’attacco al barattolo di Nutella con una tisana che ami, o con10 min di passeggiata all’aria aperta.
Anche qui, detta cosi sembra impossibile. Invece, inizia a farlo.
PRIMA bevi la tisana che ami, o esci di casa 10 min a camminare, continuando a sentirti libera di mangiare la Nutella dopo.
Ripeti questo gesto ogni volta incui ti trovi nella situazione che innesca il mangiare la Nutella - che come detto scoprirai esserci: ad un certo punto ti bastera’ la tisana per la maggior parte delle volte. E ti sentirai gratificata da quello.
Ma bisogna avanzare piano, un pezzettino alla volta, e mai in ottica punitiva e restrittiva.
“Togliere” un piacere senza aggiungerne uno alternativo, porta nella maggior parte dei casi alla non riuscita.
Capisci quindi perche’, tutte le volte che ti sei semplicemente trovata con in mano un foglio con una dieta scritta sopra, o ti sei iscritta in palestra o a qualche programma fitness senza lavorare PRIMA sul tuo mindset e su quelle che sono le tue abitudini gia’ esistenti, e’ sempre finita che hai mollato?
Non e’ perche’ TU NON PUOI FARCELA: puoi eccome e devi semplicemente lavorare sui punti giusti e nell’ordine giusto!
Per costruire una nuova abitudine il concetto della “dose minima” e’ fondamentale, e questo funziona tantissimo con l’attivita’ fisica.
Non ti devi preoccupare di partire con il “dosaggio giusto” che ti serve per arrivare all’obiettivo che vorresti, ma soltanto a quel dosaggio minimo che serve perche’ l’abitudine attecchisca, si formi.
Al resto ci si pensa dopo.
Se inizi annaspando alla ricerca della volonta’ che dal niente ti faccia andare con entusiasmo ad allenarti un’ora 3-4 volte a settimana, il fallimento e’ dietro l'angolo.
La prima volta sei carica, la seconda non sei certa di quel dolorino che senti alla spalla, la terza piove e non hai voglia, la quarta fai ritardo al lavoro e devi andare a casa a dar da mangiare al gatto, e la quinta si trasforma in quel bel “non ce la faccio, lo sapevo!” che troneggia ormai da sempre nella tua testa!
Inizia invece con 10 min di camminata fuori tutti i giorni; o, se parliamo degli allenamenti con me per esempio, inizia dai miniworkouts di 5-15 min al massimo per almeno 4 volte a settimana.
Siccome la dose e’ bassa riesci a farlo, siccome lo fai regolarmente ne trai soddisfazione, e intanto alleni la gestualita’ a tal punto da essere in grado, dopo uno o due mesi, di aumentare la dose, perche’ tutto e’ diventato automatico.
QUESTO e’ il percorso per arrivare a fare esattamente gli allenamenti che ti servono per perdere quei 10 kg o per contrastare attivamente la perdita di massa muscolare!
E sii anche consapevole che l'acquisizione dell’abitudine non e’ una linea regolare: chiaramente ci saranno momenti incui farai fatica o farai meno bene, e li il Lifestyle Coaching ti puo’ aiutare lavorando sui tuoi bisogni e valori, “ricordandoti” sempre PERCHE’ ti sei posta determinati obiettivi, aiutandoti con strategie pratiche e concrete che determinano il tuo cammino - e la tua riuscita!
Il punto focale e’ arrivare ad elaborare il concetto che qualsiasi cosa e’ possibile, se t’impossessi della metologia giusta per arrivarci. TUTTI possiamo, senza eccezioni.
E' tutto, tutto li. Dentro di noi, Va solo innescato.
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