NON SOLO "RITENZIONE" E CELLULITE: COSA DICE LA FISIOLOGIA DEL BIOTIPO GINOIDE
- Annalisa Tamborini
- 9 giu
- Tempo di lettura: 5 min
Aggiornamento: 11 giu

Il Biotipo Ginoide: Caratteristiche Chiave
Il biotipo ginoide si caratterizza per un’accumulazione preferenziale di tessuto adiposo a livello gluteo-femorale (cosce, glutei, fianchi). Questo tipo di grasso è sottocutaneo, più superficiale rispetto a quello viscerale, e presenta peculiarità biologiche ben documentate:
Influenza Estrogenica
Gli estrogeni modulano l’attività degli enzimi lipogenici (che favoriscono l’accumulo di grasso) e la densità recettoriale del tessuto adiposo: l’area gluteo-femorale nella donna ginoide e’ ormonalmente “propensa” ad accumulare piu’ grasso.
Promuovono lo stoccaggio selettivo del grasso in aree “femminili” e ne rendono più difficile la mobilizzazione: anche quando la perdita di peso e’ generalizzata si riscontra comunque poco cambiamento in queste aree ed e’ anche dove e’ piu’ diffiicle mantenere i miglioramenti.
Profilo recettoriale: recettori alfa vs beta
Il tessuto adiposo gluteo-femorale ha una predominanza di recettori alfa-2 adrenergici, che inibiscono la lipolisi (che posso spiegare in modo semplice come capacita’ di mobilizzare il grasso: ecco perche’ quest’area nelle donne e’ “l’ultima zona a ridursi” dopo un dimagrimento e la prima “a tornar piena” dopo un aumento calorico o stop all’esercizio)
In opposizione, i recettori beta-adrenergici sono stimolatori della lipolisi: minor densità in queste aree = minor reattività allo stimolo lipolitico (es. Effetti dell’esercizio piu’ lenti ad arrivare)
Ipertrofia adipocitaria
Gli adipociti (cellule del grasso) in questa zona tendono ad essere più grandi sotto l’influenza degli estrogeni, condizione che li rende:
meno vascolarizzati: le alterazioni del flusso sanguigno e linfatico attraverso il tessuto adiposo, caratteristica di queste cellule adipose “grandi”, provocano l’accumulo di liquido e di materiale di scarto cellulare determinando un ambiente privo di ossigeno attorno alla cellula adiposa, peggiorando sempre piu’ il quadro infiammatorio
meno sensibili all’insulina: quindi il grasso “resta li”, non e’ utilizzato
più soggetti a processi infiammatori e fibrotici: il tessuto connettivo e’ un tessuto connettivo “lasso”. Torniamo al quadro esposto sopra: gli adipociti rispondono alla mancanza di ossigeno reclutando cellule immunitarie, aumentando cosi ulteriormente lo stato infiammatorio. A questo punto il tessuto degradato viene sostituito in un processo chiamato fibrosi, che se incontrollato culmina in un tessuto che diventa cicatriziale, che inibisce ulteriormente il flusso sanguigno ed il dimagrimento. Cellulite e lipema sembrano essere connessi a questo processo.
Questo e’ quello che chiamiamo spesso “grasso vecchio”, che e’ li e non si muove da dove e’.
Conseguenze estetico-metaboliche
Questa combinazione di fattori porta a una resistenza fisiologica al dimagrimento localizzato. In altre parole, una donna può dimagrire ma non modificare significativamente la zona gluteo-femorale, soprattutto se l’approccio non è strategico.
Ecco perché:
Una dieta fortemente ipocalorica e povera di carboidrati può ridurre il peso totale, ma spesso:
svuota la massa muscolare
non incide sul tessuto adiposo localizzato
L’assenza di stimoli meccanici specifici (es. esercizi multiarticolari per i glutei) non promuove ipertrofia muscolare, che è essenziale per migliorare tonicità, forma e circolazione locale
Quindi: dieta fortemente ipocalorica+ allenamento eccessivo e soprattutto cardio ( e praticamente tutto cio' che non include sollevare dei pesi, potendolo fare per 8-12 ripetizioni per set al massimo, e' considerabile cardio...) non solo non migliorano gli inestetismi "ginoidi" dell'area gluteo- femorale, ma li peggiorano notevolmente.
La Fisiologia del Tessuto Adiposo: Non Tutto il Grasso è Uguale, riassuntino
Il tessuto adiposo non è un compartimento omogeneo. La sua sensibilità alla mobilizzazione è regolata da molteplici fattori:
1. Recettori Adrenergici
Recettori beta-adrenergici = favoriscono la mobilizzazione dei grassi
Recettori alfa-2-adrenergici = inibiscono la mobilizzazione dei grassi
Le aree ginoidi hanno maggiore densità di recettori alfa-2
2. Influssi ormonali locali
Estrogeni: incentivano lo stoccaggio nella zona ginoide, e gli adipociti tendono ad essere ipertrofici (le cellule di grasso sono piu' grandi nelle aree soggette a forte influenza estrogenica, ecco la differenza tra noi e gli uomini rispetto a questo!)
Insulina: inibisce la lipolisi (mobilizzazione dei grassi) favorisce la lipogenesi (stoccaggio dei grassi)
Catecolamine (adrenalina, noradrenalina): ormoni che stimolano la lipolisi (mobilizzazione del grasso), ma il loro effetto dipende dalla predominanza recettoriale locale. Quindi dove gli estrogeni la fanno da padroni, hanno piu’ difficolta’ a avere effetto
3. Vascolarizzazione e ossigenazione
Il tessuto adiposo ipertrofico e non attivato è ipo-vascolarizzato → ridotta disponibilità di ossigeno
Questo favorisce un ambiente pro-infiammatorio cronico (low-grade inflammation)
Se non si interviene con le strategie corrette, il SAT (tessuto adiposo sottocutaneo) può degenerare:
In tessuto fibrotico: il connettivo diventa meno elastico e più rigido, alterando anche l’estetica (pelle a buccia d’arancia)
In un ambiente pro-infiammatorio: attivazione di cellule immunitarie (macrofagi), rilascio di citochine infiammatorie (es. TNF-α, IL-6), con impatto metabolico e circolatorio
Conseguente aumento di ritenzione idrica e/o cellulite
Implicazioni Strategiche (cioe: cosa posso fare per migliorare la situazione?)
Per ottenere miglioramenti visibili e duraturi nella zona gluteo-femorale, l’intervento deve essere mirato a livello tissutale e funzionale:
Cosa evitare:
Solo dieta ipocalorica e soprattutto prolungata nel tempo
Solo cardio a bassa intensità
Routine senza stimoli di forza in aumento graduale, fondamentale per stimolare la crescita del tessuto muscolare
Principalmente esercizi metabolici per i glutei a discapito di quelli che creano tensione meccanica: quindi non vanno bene tutti quei programmi che propongono principalmente esercizi in quadripedia come “slanci” vari, a corpo libero o al massimo con elsatico, a discapito di Squat, Affondi, Stacchi, utilizzando pesi ed aumentando il carico nel tempo
Diete senza carboidrati per lunghi periodi (→ perdita di tono muscolare con tutte le reazioni metaboliche a catena. I carboidrati quando ci si allena per creare trofia muscolare sono indispensabili, da calibrare in base all’allenamento)
Cosa scegliere di fare con costanza e regolarita':
Allenamento contro resistenza (pesi) progressivo, con focus su glutei, femorali, catena posteriore: solo l'aumento della percentuale di massa magra (muscolo) generale ed anche nella zona specifiche (chiappette e cosce. per intenderci!) permette di migliorare l'asoetto estetico, migliorando l'aspetto metabolico. Non ci sono scorciatoie, e ci vuole del tempo.
HIIT/SIT per stimolare al meglio possibile in questo tipo di fisico catecolamine e mobilizzazione dei grassi
Alimentazione bilanciata con carboidrati di qualità a supporto dell’allenamento (e non a casaccio)
Fasi di ricomposizione corporea con obiettivo di ipertrofia muscolare, non solo perdita di grasso: la vera differenza dal punto di vista estetico arrivera’ proprio qui
Respirazione Diaframmatica: Un Alleato Nascosto per il Drenaggio Linfatico
Nel contesto della ricomposizione corporea e del miglioramento estetico, la respirazione profonda e consapevole rappresenta un elemento spesso trascurato ma di fondamentale importanza.
Il sistema linfatico, privo di una pompa centrale come il cuore, si affida ai movimenti muscolari e respiratori per favorire il flusso della linfa e l'eliminazione delle tossine.
Il Ruolo del Diaframma nel Sistema Linfatico
Il diaframma, muscolo principale della respirazione, agisce come una pompa naturale per il sistema linfatico. Durante l'inspirazione profonda, il diaframma si contrae e si abbassa, aumentando la pressione intra-addominale e facilitando il movimento della linfa attraverso i vasi linfatici, in particolare nel dotto toracico, che drena circa il 75% della linfa corporea .
Questo "massaggio interno" stimola la circolazione linfatica, favorendo la rimozione di liquidi in eccesso e sostanze di scarto, e contribuendo a ridurre l'infiammazione cronica a bassa intensità, spesso associata a condizioni come la cellulite e il ristagno dei liquidi nelle aree ginoidi .
Quindi tra I benefici della Respirazione Diaframmatica abbiamo la stimolazione del flusso linfatico: favorisce il drenaggio dei liquidi interstiziali e la depurazione dei tessuti.
Per massimizzare i benefici, è consigliabile integrare esercizi di respirazione diaframmatica nella routine quotidiana, specialmente in combinazione con l'allenamento contro resistenza e l'HIIT come altri tipi di esercizio regolare.
Conclusione
Il biotipo ginoide non è un limite, ma una condizione fisiologica da comprendere per agire in modo efficace.
La resistenza al dimagrimento localizzato è reale, ma non immutabile: con gli stimoli giusti e un approccio integrato, è possibile migliorare la composizione corporea, la salute metabolica e l’estetica della zona gluteo-femorale in modo significativo e sostenibile.
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